L’educazione dei futuri uomini e cittadini sarà certamente una delle questioni cruciali nei prossimi decenni dietro la spinta dei grandi e tumultuosi cambiamenti del nostro tempo. Questo libro si propone di fornire qualche traccia per capire come potrà essere l’educazione futura. A tale scopo i saggi dei diversi autori rileggono gli insegnamenti di un prete italiano che ha dedicato la propria vita all’educazione dei giovani, di un intellettuale francese impegnato nella proposta di “riforma del pensiero” e di un filosofo americano che all’individualismo e relativismo contemporanei oppone la partecipazione alla vita della comunità.
Giussani, Morin e MacIntyre – i tre protagonisti di questo libro – condividono, pur nella diversità dei rispettivi approcci teorici e culturali, almeno tre opzioni accomunanti: una grande fiducia nell’uomo e nella condizione umana da cui partono per svolgere la loro riflessione; una tenace resistenza contro le tendenze relativistiche del nostro tempo; il netto rifiuto di pensare l’uomo in termini di semplice adattamento alle regole della vita sociale.
Contro la tentazione di concepire l’educazione come residuale (o addirittura “inutile”) in una realtà dove tutto rischia di essere commodity, un bene semplicemente da usare e scambiare dentro un mercato senza senso se non quello economico, si coglie nella riflessione di Giussani, Morin e MacIntyre una esplicita vocazione educativa segnata dal valore riconosciuto all’uomo in quanto capace di senso, di comprensione, di relazione con gli altri.
Con i saggi di: Roberto Sani, Concepción Naval, Carla Xodo, Anna Marina Mariani, Gian Piero Quaglino, Luciano Gallino, Sergio Manghi, Guglielmo Malizia, Giovanni De Luna, Enrico Berti, Massimo Mori e Costantino Esposito, Lorenzo Caselli e Mario Dogliani.