Immediato dopoguerra, una generazione di ragazzi allo sbando, lasciati soli davanti all'impatto con le difficoltà della vita, e chiamati a costruire da sé il proprio futuro attraverso gli errori e le incertezze della giovane età. Accanto a loro si muove Lamy, il giudice dei minorenni, chiamato ogni giorno al difficile compito di far emergere, in un contesto apparentemente senza speranza, fra lo scetticismo e la derisione di chi lo considera un ingenuo utopista, i semi di generosità, d'affetto, di purezza che solo un occhio carico di misericordia riesce a vedere. Il cuore del romanzo è proprio la limpida coscienza religiosa di Lamy, che lo rende capace di uno sguardo benevolo sulle persone e sulle vicende del mondo, capace di portarvi un Amore che non è suo, ma gli è donato. Una carica provocatoria che non cessa di interrogare il lettore di oggi, ponendogli incessantemente di fronte la possibilità reale, sperimentabile, di un modo diverso di guardare se stessi e il mondo.
Introduzione di Gianni Mereghetti