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L'epoca delle crociate

Bozzetti storici relativi ai secoli XI-XIII

Versione cartacea

A cura di: Giuliana Bertone Zielinski (traduzione)
Editore: GRIBAUDI
Genere: Letteratura mitteleuropea
Altri generi: Romanzo storico
ISBN: 9788871528564
Tipologia: Libro
Formato: 14,5x21
Anno di edizione:
€ 19,00 € 20,00
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A cura di: Giuliana Bertone Zielinski (traduzione)
Editore: GRIBAUDI
Genere: Letteratura mitteleuropea
Altri generi: Romanzo storico
ISBN: 9788871528564
Tipologia: Libro
Formato: 14,5x21
Anno di edizione: 2006
Un appassionante romanzo storico dell'amatissimo scrittore polacco che descrive il complesso destino del cristianesimo in Asia e in Europa nel XII e XIII secolo.

L'epoca delle crociate è caratterizzata da personalità a tutti ben note – san Bernardo di Chiaravalle, san Francesco, Riccardo Cuor di Leone, Carlo d'Angiò, Bonifacio VIII... – e da una serie di personaggi meno noti che, peregrinando per tutta la terra, portavano ovunque il messaggio cristiano.
Jan Dobraczynski ci mostra la vita vissuta, l'epoca e l'ambiente delle crociate, trasmettendoci la sofferenza dell'umanità tormentata dalle guerre e dalle lotte per il potere. Un panorama completo di un'epoca di grande trasformazione che ha segnato la storia dei nostri giorni partendo dall'XI secolo in cui si compiono i mutamenti che rendono i secoli XII e XIII un'epoca di grande fioritura del cristianesimo.
Protagonista di questo volume è, dunque, la Chiesa, con la sua forza di rinascere innumerevoli volte, immortale opera di Dio, slancio del soffio divino gestito dalla debolezza degli uomini.
Come in tutti i suoi libri amati da un pubblico vastissimo, l'autore costruisce la trama in modo chiaro e leggibile, legando la tradizione storica ai nostri giorni.

JAN DOBRACZYŃSKI (1910-1994) è nato a Varsavia, dove ha completato gli studi universitari. Il suo primo libro, Bernanos il romanziere, fu pubblicato nel 1937. Durante la guerra combatté come capitano di cavalleria finché rimase ferito. Negli anni che seguirono si dedicò ad attività politiche clandestine e alla redazione di due riviste sovversive. Fu catturato durante l'insurrezione di Varsavia e mandato a Belsen e in altri campi di concentramento. Quando fu liberato, nel 1945, ritornò in Polonia dedicandosi alla scrittura. Nel 1947 andò in Belgio, Francia e Italia: incontrò Papini, Ungaretti, Mauriac e Cesbron. Negli anni '80 fondò un movimento patriottico di ispirazione cristiana al fine di comporre le gravi tensioni sociali e politiche del suo paese. Fino all'ultimo giorno fu autore fecondo, nonostante la grave malattia agli occhi. La sua produzione letteraria e il gradimento dei suoi testi lo pongono ai primi posti tra gli autori contemporanei polacchi.
È autore di numerosi romanzi quasi costantemente ai vertici delle classifiche librarie, tradotti in 19 lingue.