Avete letto di
tutto, dalle regole giapponesi al metodo danese, avete ascoltato guru
improbabili, dal Grande Cocomero ai maestri orientali. Perché non
provare allora a riscoprire una tradizione che, almeno, ha duemila anni
di storia e miliardi di clienti molto soddisfatti e indubbiamente
rimborsati? Recintare uno spazio per l’incontro con Dio, il totalmente
Altro, e cercare di difenderlo a ogni costo è decisivo per la nostra
felicità, eppure molti di noi procedono improvvisando, a tratti, con le
energie residue, quando si ricordano.
Ma come si fa a organizzare
una vita spirituale nelle nostre giornate troppo connesse, compresse,
piene di urgenze che altri hanno deciso per noi? Costanza Miriano –
moglie carente, madre limitata, lavoratrice in ritardo – prova a
proporre una regola di vita fondata su cinque pilastri: preghiera,
parola di Dio, confessione, Eucaristia, digiuno. Tante persone questa
regola già cercano di viverla, in modo rigorosamente imperfetto, alcuni
per conto proprio, altri formando una piccola compagnia, una sorta di
monastero wi-fi, a cui ci si vota con dedizione – si può avere un cuore
da monaco salendo in metro o cucinando, facendo la spesa o correndo – e
in cui ci si fa compagnia, anche da lontano, come confratelli. Una
comunità wi-fi, dunque, una fedeltà senza fili, che unisce un piccolo
esercito di mendicanti, scalcagnati, fragili, incoerenti, innamorati di
Dio.