"Sono persuaso che la scuola sia, o sarebbe bello che fosse, un luogo di appuntamenti. perché si dia un vero appuntamento, e non sia invece un comando o un ordine, occorre il desiderio di tutte le parti implicate, studenti e insegnanti. L’appuntamento, quando è riuscito, è piacevole, sempre. Vale anche per lo studio, per la lettura, per i compiti e la frequenza a scuola. La questione dell’appuntamento è l’unica in grado di scardinare la vecchia dicotomia tra piacere e dovere, su cui il nostro pensiero spesso si incaglia”.