HENRIK JOHAN IBSEN (1828-1906), poeta e drammaturgo norvegese, ha aperto la strada al teatro moderno. La sua ricca produzione ebbe inizio quando, nel 1951, divenne direttore del teatro nazionale di Bergen: dal romanticismo delle prime opere sviluppa un’impostazione sempre più psicologica e storica (La commedia dell’amore 1862, I pretendenti al trono 1863) e incomincia a delinearsi il suo tipico personaggio carico di contraddizioni interiori. Al dramma Brand (1966), concepito durante una precedente visita alla basilica di San Pietro, seguono Peer Gynt (1867), opera su temi popolari norvegesi, e i grandi capolavori della maturità: il teatro sociale de I pilastri della società (1877) e Casa di bambola (1979), e ancora Gli spettri (1881), L’anitra selvatica (1884), La donna del mare (1888), fino a Quando noi morti ci destiamo (1899), dove il naturalismo lascia il posto a un profondo spessore simbolico.