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GIOVANNI BATTISTA MONTINI (1897-1978) nacque a Concesio (Brescia). Appartenente a una cospicua famiglia borghese di forti tradizioni cattoliche, compiuti gli studi presso il collegio Arici, entrò nel seminario di Brescia dove fu ordinato sacerdote il 29 maggio 1920.
Nel 1924 era già aiutante nella Segreteria di Stato e parallelamente ebbe l'incarico di assistente sociale della F.U.C.I. Nel 1937 fu nominato sostituto della Segreteria di Stato; nel 1944 divenne con monsignor Tardini il collaboratore più stretto di Pio XII.
Il successivo ventennio di collaborazione con papa Pacelli caratterizzò senza dubbio la formazione, la mentalità e l'azione del futuro cardinale e pontefice.
La sua epoca sarà segnata dal passaggio dall'era pacelliana a quella giovannea, dalla svolta mondiale dalla "guerra fredda" e dal successivo "disgelo", dal nuovo porsi della Chiesa romana di fronte al mondo, dalla problematica sollevata dal Concilio Vaticano II e dal periodo post-conciliare.
Infine, la questione ecumenica, il fenomeno della secolarizzazione e del dissenso cattolico, i rapporti nuovi ad alto livello politico tra la Santa Sede e i Paesi comunisti.
Nel 1952 era eletto prosegretario di Stato per gli Affari Ordinari della Chiesa; nel 1954 arcivescovo di Milano; nel 1958 diventava cardinale.
Quando papa Giovanni XXIII indisse il Concilio, il cardinale Montini collaborò attivamente. Alla morte di Giovanni XXIII, Montini gli succedette il 21 giugno 1963.