Paolo VI segreto

Versione cartacea

Editore: SAN PAOLO EDIZIONI
Genere: Età contemporanea
ISBN: 9788821594557
Tipologia: Libro
Formato: 13,5x21
Anno di edizione:
Note: brossurato con alette
Tag: Paolo VI
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Editore: SAN PAOLO EDIZIONI
Genere: Età contemporanea
ISBN: 9788821594557
Tipologia: Libro
Formato: 13,5x21
Anno di edizione: 2016
Note: brossurato con alette
Tag: Paolo VI
Jean Guitton fu amico di Giovanni Battista Montini, divenuto papa col nome di Paolo VI. Questi l'autorizzò a pubblicare un libro, Dialoghi con Paolo VI (1968), che, tradotto in diverse lingue, ebbe una grande risonanza. Dopo la morte del papa, fedele alla sua memoria e alla sua amicizia, Jean Guitton ha raccolto gli appunti redatti in seguito ai colloqui avuti con lui dal 1950 al 1977. "Paolo VI segreto" è un libro che getta una luce preziosa su questo papa eccezionale: lo si vede riflettere sui fatti e sulle persone, poi decidere, giudicare, prendere in mano il destino della Chiesa; pregare, soffrire, morire. Questo documento va annoverato fra le fonti d'archivio della storia della Chiesa nell'epoca conciliare e postconciliare. È un documento vivo, a volte carico di sofferta drammaticità, là per esempio dove Paolo VI accenna a uno dei doveri fondamentali del papa: la proclamazione e la difesa della verità: "Poco importa che qui siamo pochi, e anche che siamo soli. La nostra forza è essere nella verità... Siamo particolarmente sensibili a tutto ciò che potrebbe alterare la purezza della dottrina, che è verità. Il Sommo Pontefice deve custodire il deposito, come dice San Paolo".
JEAN GUITTON (Saint-Étienne 18/8/1901 - Parigi 21/3/1999) è stato un protagonista autorevole della fioritura culturale che ha caratterizzato la Francia del sec. XX, e una delle figure più rappresentative del pensiero cattolico contemporaneo. A vent'anni sentì il desiderio di farsi sacerdote, ma il cardinale Désiré Mercier lo dissuase. Durante la seconda guerra mondiale fu per quattro anni prigioniero dell'Oflag IV D. Nel 1948 sposò Marie-Louise, che gli fu ottima compagna fino alla morte, avvenuta nel 1976. Allora pensò di nuovo al sacerdozio, ma a dissuaderlo questa volta fu lo stesso papa Paolo VI. Dotato di grandi capacità intellettuali e di profondo amore allo studio, fu allievo di Léon Brunschvicg e di Henri Bergson, e maestro di Louis Althusser. Nel 1923 si laureò in filosofia e in lettere. Fu docente di filosofia dapprima all'Università di Montpellier, poi dal 1948 al 1954 all'Università di Dijon, quindi nel 1955 divenne titolare della cattedra di storia e di storia della filosofia alla Sorbonne. Nel 1954 gli fu attribuito il «Gran Prix de la littérature de l'Académie Française» per la sua opera letteraria e filosofica. Nel 1961 fu nominato accademico di Francia. Papa Giovanni XXIII, già nunzio apostolico a Parigi, lo invitò, unico "uditore laico", al Concilio Vaticano II. Mons. Giovanni Battista Montini lo ebbe come amico e confidente fin dal 1950. Da papa, Paolo VI gli consegnò l'8 dicembre 1965 il messaggio agli intellettuali elaborato dai padri conciliari al termine dei loro lavori. Nel 1967 gli concesse anche un'eccezionale intervista, tradotta in molte lingue (Dialoghi con Paolo VI). Guitton si meritò una solida fama di filosofo cattolico, di uomo di cultura acuto e rigoroso. Albert Camus lo ha definito «l'ultimo dei grandi umanisti francesi». Henri Bergson lo ha riconosciuto come suo «erede spirituale.