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Miss Dicembre e il Clan di Luna

Versione cartacea

Editore: BOMPIANI
Pagine: 224
Genere: Letture per la scuola primaria
Altri generi: Narrativa
Fasce di età: 9-10 anni, 6-8 anni
ISBN: 9788830118218
Tipologia: Libro
Collana:
Anno di edizione:
Tag: Premi letterari
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Editore: BOMPIANI
Pagine: 224
Genere: Letture per la scuola primaria
Altri generi: Narrativa
Fasce di età: 9-10 anni, 6-8 anni
ISBN: 9788830118218
Tipologia: Libro
Collana: Ragazzi
Anno di edizione: 2022
Tag: Premi letterari

Vincitore Premio Strega Ragazze e Ragazzi 2022. Migliore libro d'esordio
Finalista Premio Strega Ragazze e Ragazzi 2022. Categoria 8+

«Ci deve sempre essere una grande paura, una paura che faccia sembrare tutte le altre insignificanti.»


Miss Dicembre è in cerca di un lavoro, ma tutte le sue esperienze sono finite in maniera fallimentare pochissimo tempo dopo l'ingaggio. Quando risponde all'annuncio per una bambinaia scopre che il datore di lavoro altri non è che l'Uomo Nero, alla ricerca di qualcuno che riesca a prendersi cura del figlio Corvin. Incredibilmente, Dicembre ottiene il posto e con esso l'arduo compito di tenere a bada, armata di soffietto e scopino, un ragazzino irritante che sa tramutarsi in fumo e nascondersi tra la cenere. Una notte le cose prendono una piega inaspettata: Dicembre ha appena scoperto un dettaglio interessante sulla famiglia per cui lavora quando tre sconosciuti fanno irruzione in casa. Che cosa vogliono? Dicembre lo scoprirà fra balzi, inseguimenti e duelli, e scoprirà anche dentro di sé una riserva sorprendente di astuzia e coraggio.

COME COMINCIA
Dicembre spalancò la bocca e si stropicciò gli occhi. C'era un bambino nel comignolo della casa.
Aveva visto bambini dentro alle culle e alle carrozzine, dentro alle cassette per le lettere e alle ceste del bucato, dentro ai cannoni e alle gabbie delle tigri, mai dentro a un comignolo. La sua testa sporgeva come un gomitolo di fumo oltre l'imboccatura di pietra, i capelli corvini svolazzavano al vento, o forse un merlo aveva fatto il nido fra le sue orecchie.
Quel che era certo era che il bambino la osservava. Non c'era nessun altro nel vialetto d'accesso, nessun altro al di fuori dei cancelli che delimitavano la villa.