La «Trinità» di Andrej Rublev non è semplicemente uno straordinario capolavoro artistico, ma anche uno dei simboli dell’icona, della sua perfezione artistica e profondità spirituale. Ne hanno sentito parlare anche quelli che non sanno praticamente nulla della Russia e dell’arte russa; riproduzioni e copie di questa icona si incontrano in tutto il mondo, in chiese ortodosse come anche in chiese cattoliche a addirittura protestanti.
Eppure, quest’opera così universalmente conosciuta e amata continua a suscitare moltissimi interrogativi circa la storia della sua esecuzione, l’epoca e addirittura l’aspetto originario che aveva. Allo studio di quest’opera hanno lavorato e lavorano restauratori e storici dell’arte; inoltre, filosofi e teologi hanno offerto e continuano ad approfondire il significato e la simbologia che vi sono espresse.
Sulla scorta di questo vastissimo materiale, il testo ha il pregio di offrire una sintesi di ciò che la «Trinità» rappresenta. Il lavoro dello storico dell’arte Levon Nersesjan e di Dmitrij Suchoverkov, esperto restauratore, ci restituisce un’immagine sintetica di questa «leggenda» dello spirito russo, materializzatasi in forme e colori di un’armonia paradisiaca grazie al pennello di un santo della Chiesa ortodossa russa, il beato Andrej Rublev.