In una prosa trattenuta, Canto della pianura rivela l'essenza della vita rurale americana, fa toccare con mano la forza e la fragilità di cui si nutrono le relazioni umane e dà voce ai personaggi disegnando con un tratto deciso la ruvida sincerità delle loro emozioni.
Nell'immaginaria contea di Holt, tra ampi orizzonti, strade fangose e verdi colline, si intrecciano storie di persone comuni. Nel cuore della narrazione c'è Tom Guthrie, un professore alle prese con un matrimonio in crisi e con due figli adolescenti, Ike e Bobby, che affrontano gli scogli della crescita e l'instabilità della vita quotidiana. C'è anche Victoria Roubideaux, una sedicenne incinta cacciata di casa dalla madre, che cerca aiuto bussando alla porta di Maggie Jones, la sua premurosa insegnante. E ci sono i due vecchi fratelli McPheron, burberi, solitari e riservati. Isolati nella loro fattoria e dediti solo al loro bestiame, troveranno con la giovane Victoria un nuovo equilibrio familiare e una nuova ragione di vita. Con questo primo titolo della "Trilogia della pianura", Kent Haruf racconta la forza dei legami tra le persone, le sfide che si celano dietro la ricerca della propria identità, e le ferite lasciate dal normale fluire dell'esistenza.