Il fantasma di Canterville

Versione cartacea

A cura di: Giancarlo Sammito (traduzione)
Editore: EINAUDI RAGAZZI
Genere: Narrativa
Altri generi: Racconti, Prime letture da soli
Fasce di età: 9-10 anni
ISBN: 9788866562351
Tipologia: Libro
Formato: 13,5x19
Collana:
Anno di edizione:
Note: illustrazioni a colori
Tag: Bibliografia A/R 1
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A cura di: Giancarlo Sammito (traduzione)
Editore: EINAUDI RAGAZZI
Genere: Narrativa
Altri generi: Racconti, Prime letture da soli
Fasce di età: 9-10 anni
ISBN: 9788866562351
Tipologia: Libro
Formato: 13,5x19
Collana: Storie & rime
Anno di edizione: 2015
Note: illustrazioni a colori
Tag: Bibliografia A/R 1

Da più di tre secoli, quando le tenebre della notte sono rischiarate dai lumi delle candele, nelle antiche sale del castello di Canterville si aggira inquieto lo spettro di Sir Simon. Terrificante e diabolico, non c'è efferatezza che non abbia compiuto pur di terrorizzare gli incauti inquilini. Eppure, quando arriva il turno di una sfrontata famigliola di americani, i suoi occulti poteri vengono sconfitti a colpi di fionda e scetticismo. Il povero spettro sta per essere sopraffatto dalla stanchezza e dalla malinconia, ma la dolce Virginia ascolterà il suo lamento e cambierà per sempre il suo destino.

Illustrazioni di Inga Moore

Oscar Fingal O’Flaherty Wills Wilde nacque a Dublino nel 1854. Dopo gli studi classici al Trinity College di Dublino, frequentò l’università di Oxford, dove subì l’influsso delle idee estetiche di Walter Pater e John Ruskin. Spirito eccentrico e dandy di rara eleganza, cominciò a far parlare di sé negli ambienti mondani e fu preso di mira dalla rivista umoristica «Punch», che ne mise in ridicolo vezzi e atteggiamenti. Per il fascino della sua conversazione brillante, ebbe tuttavia anche numerosi stimatori.

Alla pubblicazione del primo volume di poesie nel 1881, seguì un fortunato ciclo di conferenze negli Stati Uniti. Tornato in Inghilterra, Wilde si stabilì a Londra e nel 1884 sposò una facoltosa irlandese, dalla quale ebbe due figli.

Nel 1895, all’apice della carriera, fu al centro di uno dei processi più chiacchierati del secolo, quello che lo vide imputato di sodomia, uno scandalo senza pari nell’Inghilterra vittoriana. Condannato a due anni di lavori forzati, ne uscì finanziariamente rovinato e psicologicamente provato. Trascorse gli ultimi anni della vita a Parigi sotto falso nome (Sebastian Melmoth) e, poco prima della morte, avvenuta per meningite nel 1900, si convertì al cattolicesimo.