«Sentiva che il momento voleva un segno, un gesto che gli desse un significato. Un atto qualsiasi doveva congiungerlo con l'attimo fuggente, se non voleva ch'esso svanisse, senza portar via nulla di lui.»
Romanzo "profetico" che prende il titolo dal discorso tenuto da san Paolo nell'Areopago di Atene, «Al Dio sconosciuto» fu pubblicato nel 1935 e tradotto da Eugenio Montale nel 1946. Racconta la storia di un contadino, Joseph Wayne, che lascia la vecchia fattoria del Vermont per traversare l'America e stabilirsi insieme ai fratelli in una fertile vallata della California. Le vicende, talora cruente, che si susseguono nella "terra promessa" raggiunta da questo indecifrabile sacerdote-colono, danno luogo a un quadro di sapore pagano – primitivistico – che Steinbeck ammanta di una luce sacrale.