Scritti tra il 1917 e il 1920 i saggi che compongono "Il bosco sacro" sono la prima fondamentale affermazione di Eliot come critico e teorico. Incentrato sul concetto di "integrità della poesia", il volume rappresenta una vera e propria introduzione all'estetica eliotiana così come al suo mondo poetico. "La tradizione non è un patrimonio che si possa tranquillamente ereditare; chi vuole impossessarsene deve conquistarla con grande fatica." Impostato come confronto costante con l'individualità del poeta (tra gli altri, Swinburne, Rostand, Ben Jonson, Dante, Blake) e come storia della poesia quale esperienza collettiva, il pensiero critico di Eliot è volto a tessere le connessioni tra "senso storico" e "esistenza simultanea della letteratura". Punto di partenza per tutta la successiva produzione, "Il bosco sacro" è un testo fondamentale per conoscere l'opera di Eliot, ma anche una prova sorprendente del fascino della sua prosa.
Con una nota Massimo Bacigalupo