1. «Laudato si', mi' Signore», cantava san Francesco d'Assisi. In questo
bel cantico ci ricordava che la nostra casa comune è anche come una
sorella, con la quale condividiamo l'esistenza, e come una madre bella
che ci accoglie tra le sue braccia: «Laudato si', mi' Signore, per sora
nostra matre Terra, la quale ne sustenta et governa, et produce diversi
fructi con coloriti flori et herba».
2. Questa sorella protesta per il
male che le provochiamo, a causa dell'uso irresponsabile e dell'abuso
dei beni che Dio ha posto in lei. Siamo cresciuti pensando che eravamo
suoi proprietari e dominatori, autorizzati a saccheggiarla. La violenza
che c'è nel cuore umano ferito dal peccato si manifesta anche nei
sintomi di malattia che avvertiamo nel suolo, nell'acqua, nell'aria e
negli esseri viventi. Per questo, fra i poveri più abbandonati e
maltrattati, c'è la nostra oppressa e devastata terra, che «geme e
soffre le doglie del parto» (Rm 8,22). Dimentichiamo che noi stessi
siamo terra (cfr Gen 2,7). Il nostro stesso corpo è costituito dagli
elementi del pianeta, la sua aria è quella che ci dà il respiro e la sua
acqua ci vivifica e ristora.