Il fuoco arde nel mio cuore

Il romanzo di Teresa d'Avila

Versione cartacea

Editore: GRIBAUDI
Genere: Narrativa e poesia
Altri generi: Letteratura mitteleuropea, Romanzo storico
ISBN: 9788871527666
Tipologia: Libro
Formato: 14.5x21
Anno di edizione:
€ 14,25 € 15,00
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Editore: GRIBAUDI
Genere: Narrativa e poesia
Altri generi: Letteratura mitteleuropea, Romanzo storico
ISBN: 9788871527666
Tipologia: Libro
Formato: 14.5x21
Anno di edizione: 2004
Il secolo XVI in Spagna fu un'epoca di burrascose trasformazioni e di molti eventi che avrebbero avuto notevoli ripercussioni nel futuro: il rafforzamento dell'assolutismo del re, favorito fra l'altro dall'attività dell'Inquisizione e dalla persecuzione dei non cattolici (soprattutto gli ebrei e i mori, che dovevano abbandonare il paese), la scoperta dell'America, verso cui si dirigevano in cerca di fortuna schiere di nobili impoveriti, la conversione degli indiani con il ferro e il fuoco e, contemporaneamente, i primi segnali della riforma: il Concilio di Trento e le lotte dei riformatori per i cambiamenti nella Chiesa e negli ordini religiosi. Questa epoca formò la possente personalità della grande santa mistica Teresa d'Avila.[...] I lettori sono testimoni della formazione della formazione della sua santità nelle drammatiche circostanze della vita, in una incessante sperimentazione del male e dell'odio di Satana, tra sofferenze fisiche e psichiche. E' vero che la «sposa e amica» di Cristo era da Lui trattata severamente e senza riguardi, ma il motivo di ciò era l'amore.
Il romanzo è basato sulle lettere di Teresa ai personaggi più importanti del mondo cattolico del tempo, sui suoi libri "Cammino di perfezione" e "Castello interiore", nonchè sulle testimonianze dei contemporanei della santa.

JAN DOBRACZYŃSKI (1910-1994) è nato a Varsavia, dove ha completato gli studi universitari. Il suo primo libro, Bernanos il romanziere, fu pubblicato nel 1937. Durante la guerra combatté come capitano di cavalleria finché rimase ferito. Negli anni che seguirono si dedicò ad attività politiche clandestine e alla redazione di due riviste sovversive. Fu catturato durante l'insurrezione di Varsavia e mandato a Belsen e in altri campi di concentramento. Quando fu liberato, nel 1945, ritornò in Polonia dedicandosi alla scrittura. Nel 1947 andò in Belgio, Francia e Italia: incontrò Papini, Ungaretti, Mauriac e Cesbron. Negli anni '80 fondò un movimento patriottico di ispirazione cristiana al fine di comporre le gravi tensioni sociali e politiche del suo paese. Fino all'ultimo giorno fu autore fecondo, nonostante la grave malattia agli occhi. La sua produzione letteraria e il gradimento dei suoi testi lo pongono ai primi posti tra gli autori contemporanei polacchi.
È autore di numerosi romanzi quasi costantemente ai vertici delle classifiche librarie, tradotti in 19 lingue.