È sempre possibile vivere da uomini, fare un'esperienza di libertà e di verità, in forza di un incontro che colma la vita e la rende degna del suo nome.
Nel XX secolo la Russia è stata oggetto di un tragico esperimento di riduzione della persona all'ideologia, e di un altrettanto straordinario processo di resistenza dell'io umano alla violenza del potere.
Le storie scelte, appartenenti ad ambiti sociali e culturali diversi, prima e dopo il crollo del regime sovietico, costituiscono chiavi di lettura e aperture prospettiche su nodi della storia russa (le comunità della Chiesa catacombale, il terrore del '37-38, il nascere del dissenso, ecc.), rievocate attraverso personaggi che ne furono partecipi. Nelle vite di queste persone (la pianista, il sacerdote, la scrittrice, la madre di famiglia, il professore di filologia, ecc.) parole come verità, persona, libertà, esigenze costitutive dell'io, hanno trovato incarnazione; si documenta una fede vissuta, in situazioni in cui l'ideologia dominava e, per certi aspetti, sia pur in forme molto diverse, domina l'orizzonte della vita individuale e sociale.