Molti si sono chiesti, dopo la fine dell'Unione Sovietica, come fosse stata possibile una trasformazione così pacifica di un regime che per settant'anni si era retto sulla violenza. La storia del dissenso offre una delle possibili risposte a questo paradosso: i dissidenti non hanno proposto una nuova ideologia, ma hanno semplicemente richiamato in vita il reale. All'inizio è stata un'opera silenziosa, ma anche quando, dagli anni Sessanta , il dissenso ha potuto uscire allo scoperto, non ha mai conquistato le masse, eppure ha trasformato la mentalità di un paese. Anche quando sembrava che il movimento fosse sconfitto, dopo le Olimpiadi del 1980, si è scoperto che persino le parole d'ordine del rinnovamento di Gorbacëv, come la glasnot', erano in realtà mutuate dal dissenso: sconfitto in apparenza, aveva ormai cambiato il paese in profondità.