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Ciò che abbiamo di più caro

(1988-1989)

Versione cartacea

Editore: RIZZOLI
Pagine: 300
Genere: Catechesi
Altri generi: Movimenti
ISBN: 9788817044813
Tipologia: Libro
Formato: 12x20
Collana:
Anno di edizione:
Tag: Sacerdoti
Percorsi: Luigi Giussani. 1922-2022 Centenario della nascita
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Disponibile

Editore: RIZZOLI
Pagine: 300
Genere: Catechesi
Altri generi: Movimenti
ISBN: 9788817044813
Tipologia: Libro
Formato: 12x20
Collana: L'Equipe
Anno di edizione: 2011
Tag: Sacerdoti
Percorsi: Luigi Giussani. 1922-2022 Centenario della nascita
"Che cosa avete di più caro" in ogni momento, in ogni circostanza? Nella risposta a questa domanda è la misura della personalità.

Ciò che abbiamo di più caro è il sesto volume della serie “L’Equipe”, in cui si riproducono le lezioni e i dialoghi di don Giussani con i responsabili degli universitari di Comunione e Liberazione negli anni 1988 e 1989. Il titolo riprende un brano de Il dialogo dell’Anticristo di Solov’ëv. In questione è la sostanza stessa del cristianesimo: l’affermazione che in Cristo “abita corporalmente la divinità, che Cristo è fisicamente presente alla nostra esistenza, è proprio il contenuto impressionante, l’eccezionalità del messaggio cristiano”.
Cristo è una presenza drammatica, che incide, inquieta e provoca il presente, lo trasforma. È esattamente questo – e non un vago richiamo al cristianesimo – che la mentalità dominante non riesce a tollerare. Con il riconoscimento di questa presenza si introduce qualcosa di nuovo dentro il rapporto con chiunque e con qualsiasi cosa: una indomabile costruttività e una impensabile letizia invadono la storia.

Prefazione di Julián Carrón

LUIGI GIUSSANI (1922-2005) nasce a Desio, un paese nei dintorni di Milano. Da sua madre, Angela, riceve la prima quotidiana introduzione alla fede. Da suo padre Beniamino, appartenente a una famiglia dotata di mano artistica, intagliatore in legno e restauratore, riceve l’invito costante a chiedersi il perché, la ragione delle cose.
Giovanissimo, Luigi Giussani entra nel seminario diocesano di Milano, proseguendo gli studi e infine completandoli presso la Facoltà teologica di Venegono sotto la guida di maestri come Gaetano Corti, Giovanni Colombo, Carlo Colombo e Carlo Figini.
Ordinato sacerdote, don Giussani si dedica all’insegnamento presso lo stesso seminario di Venegono. In quegli anni si specializza nello studio della teologia orientale (specie sugli slavofili), della teologia protestante americana e nell’approfondimento della motivazione razionale dell’adesione alla fede e alla Chiesa.
A metà degli anni Cinquanta lascia l’insegnamento in seminario per quello nelle scuole medie superiori. Per dieci anni, dal 1954 al 1964, insegna al Liceo classico «Berchet» di Milano. Inizia a svolgere in quegli anni una attività di studio e di pubblicistica volta a porre all’interno e all’esterno della Chiesa l’attenzione sul problema educativo. Redigerà, tra l’altro, la voce «Educazione» per l’Enciclopedia cattolica.
Sono gli anni della nascita e della diffusione di GS (Gioventù Studentesca), poi Comunione e Liberazione, oggi presente in settanta paesi in tutto il mondo.
Dal 1964 al 1990 terrà la cattedra di Introduzione alla Teologia presso l’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano. In più di un’occasione viene inviato dai superiori negli Stati Uniti per periodi di studio. In particolare, nel ’66 trascorre alcuni mesi oltreoceano per approfondire gli studi sulla teologia protestante americana, a cui fa seguito, in edizione accademica, una delle rare pubblicazioni sull’argomento dal titolo Grandi linee della teologia protestante americana. Profilo storico dalle origini agli anni 50.
È fondatore della Fraternità di Comunione e Liberazione (associazione riconosciuta dal Pontificio Consiglio per i Laici nel 1982) e dell'associazione ecclesiale Memores Domini (anch’essa riconosciuta dal Pontificio Consiglio per i Laici nel 1988), che riunisce persone di CL che hanno compiuto una scelta di consacrazione a Dio nella verginità. È stato creato Monsignore da Giovanni Paolo II nel 1983 con il titolo di Prelato d’onore di Sua Santità.
È autore di numerosi saggi che sono stati tradotti in diverse lingue: inglese, francese, spagnolo, tedesco, russo, polacco, portoghese, slovacco, sloveno, ungherese, greco e albanese. Su di essi si sono formati ormai centinaia di migliaia di giovani e adulti.
Nel 1995 riceve il Premio Internazionale Cultura Cattolica.
Dal 1993 dirige la collana «i libri dello spirito cristiano» per una delle più importanti case editrici italiane, la Rizzoli RCS.
Dal 1997 dirige la collana discografica «Spirto gentil» realizzata d’intesa con Deutsche Grammophon, che gode di un notevole successo documentato dai dati di vendita e da numerose recensioni su riviste specializzate.
Muore il 22 febbraio 2005 nella sua abitazione di Milano. Il 24 febbraio, il cardinale Joseph Ratzinger presiede il funerale nel Duomo di Milano come inviato personale di Giovanni Paolo II, e pronuncia l’omelia davanti a quarantamila persone.
Don Giussani viene sepolto nel Famedio del Cimitero Monumentale di Milano. Da allora il pellegrinaggio di persone alla sua tomba non si è mai interrotto.