I want it all

Versione cartacea

A cura di: Emanuele Polverelli
Editore: ITACA
Pagine: 112
Genere: Giovani
Altri generi: Malattia
ISBN: 9788852605338
Tipologia: Libro
Formato: 14x21
Collana:
Anno di edizione:
Note: foto in bn, brossurato con alette
Tag: Storie di donne
Percorsi: Libri in lingua
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A cura di: Emanuele Polverelli
Editore: ITACA
Pagine: 112
Genere: Giovani
Altri generi: Malattia
ISBN: 9788852605338
Tipologia: Libro
Formato: 14x21
Collana: Testimoni
Anno di edizione: 2017
Note: foto in bn, brossurato con alette
Tag: Storie di donne
Percorsi: Libri in lingua

I Want It All. The title of this small book expresses the characteristic trait of Marta’s humanity. Don Giussani would call it ‘a fever for life’, which Marta expressed through her curiosity about, amazement in front of and gratitude for everything around her. She had an intense desire that affected the way she did everything, including her passions – dancing and studying with her friends. A desire that is summed up in a single, insistent request: the desire to be happy.

Don Stefano Alberto FSCB

Jesus, reveal yourself to me, give me a pure, simple heart, ready to love you at each and every moment, a heart that pines for You, You alone!
Marta

Marta Bellavista nasce a Cesena il 19 ottobre 1983 e cresce a Rimini insieme ai genitori, Giorgio ed Elena, e ai fratelli Maria e Giacomo. Dopo gli studi classici, si laurea in Lettere moderne all’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano. È nell’ambiente universitario che fiorirà pienamente quanto seminato dalla famiglia e vissuto a Rimini con gli amici di Gioventù Studentesca. Nel novembre 2006 compare la malattia: sarà operata e guarirà inspiegabilmente. Torna agli studi per la specialistica e si laurea con una tesi sulla chiesa dedicata alla Madonna di Guadalupe a Città del Messico. Dal settembre 2008 riceve un incarico come insegnante di sostegno a Gallarate. La malattia purtroppo riaffiora, all’intestino e al fegato, e durante l’estate del 2010 affronta il trapianto del midollo osseo a Milano. L’operazione riesce bene, ma gli effetti non sono quelli sperati. Muore la notte dell’8 ottobre del 2010.