72 a.C., idi di maggio. Il giorno tanto atteso da Marzio: per la prima volta monterà Arco, uno splendido stallone, e darà il primo bacio alla bella Lucilla. Ma in serbo per lui c’è qualcosa di ben più grande.
Un vecchio cieco si presenta alla sua porta con un segreto che travolgerà la sua vita. Per Marzio è l’inizio di un viaggio nella natura selvaggia e misteriosa, teatro di epiche battaglie, amori, gesta di uomini e dèi, alla scoperta di un popolo indomito e fiero che ha com­battuto per realizzare il sogno di una nazione unita e libera.
Un grande e rigoroso affresco storico che getta luce su un periodo ancora poco noto della storia romana e sannita, da cui ebbe ori­gi­ne l’Italia. 

«Un romanzo dalla scrittura rigorosa e avvolgente, ricco di avventure e colpi di scena che lasciano senza fiato il lettore dall’inizio alla fine.»
Alessandro Grittini

Illustrazione di copertina di Luca Tarlazzi

Nicola Mastronardi (1959) è nato ad Agnone (Is).
Laureato in Scienze politiche a Firenze, ha pubblicato nel 2011 la sua tesi Gheddafi. La rivoluzione tradita (Mimesis).
È scrittore, giornalista e autore di programmi televisivi per la Rai.
Membro dell’Accademia dei Georgofili di Firenze, ha scritto saggi sulla civiltà pastorale appenninica.
Con il suo romanzo d’esordio Viteliú. Il nome della libertà, divenuto un caso letterario grazie al passaparola dei lettori e giunto alla quinta ristampa, ha vinto cinque concorsi letterari tra cui il Premio “Salvatore Quasimodo” 2017.