Profondamente segnato dalla nascente psicoanalisi, La coscienza di Zeno è un romanzo concepito come fosse il diario terapeutico che il "nevrotico" Zeno Cosini scrive su richiesta del suo medico, e che questi decide di pubblicare per "vendicarsi" del paziente che ha bruscamente interrotto la terapia. Il racconto di Zeno percorre così le tappe di una vita malata: la lotta contro il fumo, la morte del padre, la storia di un matrimonio senza amore, di un adulterio appassionante e infelice, di un'iniziativa commerciale disastrosa, di un'apocalittica preveggenza. Scandagliando, con sofisticata ironia, i tortuosi rivoli dell'esistenza interiore del protagonista, Italo Svevo affonda nelle più oscure e dolorose regioni dell'incertezza umana, per poi risalire alla quieta consapevolezza del "male di vivere".