Il fazzoletto di Véronique

Antologia della prosa

Versione cartacea

Editore: CANTAGALLI
Pagine: 592
Genere: Letteratura francese
Altri generi: Antologia
ISBN: 9788868797744
Tipologia: Libro
Anno di edizione:
Acquistabile con Carte Cultura e Carta del Docente
€ 28,50 € 30,00
-5%

Disponibile

Editore: CANTAGALLI
Pagine: 592
Genere: Letteratura francese
Altri generi: Antologia
ISBN: 9788868797744
Tipologia: Libro
Anno di edizione: 2020
Di quanti scrittori un Sommo Pontefice ha detto: «Era più cristiano di me»? Forse nessuno, prima che papa Francesco lo dicesse di Charles Péguy. Chi era costui? Non proprio un Carneade: è stato studiato da centri universitari piccoli ma agguerriti, ripetutamente riproposto all’interno di importanti movimenti ecclesiali, rappresentato in circuiti teatrali di base.
L’opera poetica di Péguy gode di una stabile presenza editoriale da decenni. Più difficile trovare in Italia la sua produzione saggistica: acutissima e nient’affatto superata analisi del pensiero «moderno».
Questa ampia antologia, composta da traduzioni del tutto nuove, vuol colmare tale lacuna.
Charles Pierre Péguy nasce a Orléans nel 1873; qualche mese dopo suo padre muore in seguito alle ferite riportate nella guerra del 1870-71 e la madre per mantenere la famiglia eserciterà il mestiere di impagliatrice di sedie. Nel 1885, grazie a una borsa di studio, entra al liceo di Orléans, poi, nel 1891, al Lakanal di Sceaux. Presumibilmente in questo periodo abbandona la pratica della religione. Trasferitosi a Parigi, è ammesso nel 1894 all'École Normale, dove si crea un circolo di amici fra cui Marcel Baudouin, Joseph Lotte, i due Tharaud. Tornato a Orléans, fonda un gruppo socialista e inizia a scrivere. Nel 1897 sposa Charlotte Baudouin, sorella di Marcel, e pubblica il primo libro, Giovanna d'Arco. Negli anni seguenti lascia definitivamente l'università, scrive manifesti di ispirazione socialista, fonda i «Cahiers de la Quinzaine» nei quali pubblicherà quasi tutte le sue opere più importanti. Del 1908 è la confidenza all'amico Lotte sulla ritrovata fede religiosa. Il 4 agosto 1914, con il grado di tenente, parte per il fronte. Vi morirà il 5 settembre, prim giorno della battaglia della Marna, presso Villeroy, dove è sepolto nella Grande Tomba insieme a moltissimi commilitoni.