«La notte dei biplani è quindi soprattutto un viaggio. Un viaggio nelle fatiche del confrontarsi con la realtà. Un viaggio tra i tormenti del diventare grandi, tra le pieghe delle relazioni, di qualsiasi tipo esse siano. Un viaggio che non è mai una fuga, perché per saper prendere il volo bisogna essere in grado di starsene con i piedi ben piantati a terra.» - Tuttolibri
Cornovaglia, 1916. Mary, John e Arthur non potrebbero essere più diversi: una cameriera, un minatore, un giovane lord. Eppure sono legati da una profonda amicizia, cresciuta sotto l’ala di Sir Richard, studioso appassionato che ha saputo coltivare i loro talenti. La prima guerra mondiale però è sempre più presente nelle loro vite. Impossibile non sognare di volare: grazie alla tecnologia dei Bio-Ordinatori-Tattici – i BOT – i giovanissimi piloti diventano un tutt’uno con i biplani, che guidano come se fossero un’estensione del loro stesso corpo. Arthur e Mary fremono per arruolarsi in aviazione, solo John è contrario, lui crede nella pace. Quando all’improvviso Sir Richard scompare, tutti e tre si ritrovano catapultati nell’occhio del ciclone. Separati, ma sempre uniti nel cuore. Le battaglie nei cieli tra i biplani inglesi, gli zeppelin e i triplani tedeschi segneranno la loro amicizia e il loro destino. Età di lettura: da 12 anni
Formato: 14x21 cm; cartonato con sovraccoperta