La crisi che investe il sistema scolastico in primo luogo dipende dal dissolversi di una tradizione culturale. Il “canone occidentale” (H. Bloom) cede il posto ad un paradigma “policentrico” nel quale la dimensione del soggetto viene sistematicamente tolta. Innanzitutto quella del docente e dello studente. Poi quella dei contenuti per i quali un sapere oggettivo, sempre più formale, prevede la scomparsa della dimensione “narrativa”, degli “eventi”, dei “classici”.
Donde l’importanza di una riflessione che, recuperando il nesso tra passato e presente, scuola e mondo-della-vita, ponga al centro l’“esperienza educativa”, rimossa dal tecnicismo e dal metodologismo. Un’esperienza che richiede un ripensamento del “realismo occidentale” nel quale la dimensione dell’“io” appare come il fulcro dell’universo culturale
Nuova edizione del volume Memoria evento educazione (Itaca, 2002). Il testo contiene una nuova premessa, la quale tiene conto di alcune pubblicazioni uscite recentemente sul tema. Il secondo saggio della terza parte, «Esperienza, verifica di una corrispondenza», è stato ripensato e steso in forma nuova.
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