«Questo libro racconta la storia di un’amicizia, un’amicizia particolare che è la radice e il modello di tutte le amicizie. Rolando Rivi era un bambino appassionato alla vita, ai giochi, alle avventure. Come tutti, anche lui desiderava degli amici. E ne aveva tanti. Ma ad un certo punto, attraverso il suo parroco, ha scoperto l’esistenza di un Amico più grande, che gli voleva bene più di chiunque altro: Gesù. Così è nato in lui il desiderio di dare a Gesù tutta la sua vita. “Io sono di Gesù”, diceva».
(Dall’introduzione di Mons. Massimo Camisasca, Vescovo di Reggio Emilia-Guastalla)
Rolando Rivi nasce il 7 gennaio 1931 a San Valentino, nel Comune di Castellarano (Reggio Emilia). A soli 11 anni, nel 1942, mentre l’Italia è già in guerra, entra nel Seminario di Marola nel Comune di Carpineti (Reggio Emilia). Il 10 aprile 1945, nel clima di odio verso i sacerdoti e i seminaristi, diffusosi in quel periodo, Rolando viene rapito da un gruppo di partigiani e rinchiuso in un casolare per tre giorni. Venerdì 13 aprile 1945, alle tre del pomeriggio, il ragazzo innocente, viene ucciso a soli 14 anni. Quando Rolando capisce che i carnefici non avrebbero avuto pietà, chiede unicamente di poter pregare per il suo papà e per la sua mamma. Anche in quest’ultimo istante, nella preghiera, Rolando riafferma la propria appartenenza all’amico Gesù, al Suo amore e alla Sua misericordia.
Il 27 marzo 2013 il Papa Francesco autorizza la Congregazione per le Cause dei Santi a promulgare il decreto che riconosce il martirio. Per questo Rolando viene proclamato Beato il 5 ottobre 2013 a Modena.
Illustrazioni di Franco Vignazia