Perché i testi di Dostoevskij, che raccontano un mondo così diverso dal nostro, riescono sempre a sfidarci e a parlarci di noi? Perché le sue opere rimangono attuali e capaci di affascinare anche le nuove generazioni?
Tat’jana Kasatkina – studiosa di fama mondiale – ci inoltra e ci guida nel mondo di Dostoevskij e dei suoi eroi, un mondo più volte indagato dalla critica letteraria, ma che non finisce mai di rivelare l’origine della sua misteriosa e inesauribile forza vitale.
Attraverso queste lezioni prende per mano il lettore e lo accompagna nei meandri di un luogo spesso tenebroso, aiutandolo a riconoscere nel buio la positività estrema che il cuore intuisce, ma non riesce ad afferrare fino in fondo. Attraverso una lettura originale essa mostra che l’opera del profeta russo del XIX secolo si è nutrita della tradizione cristiana, letteraria e iconografica: è questa la sorgente che gli ha insegnato a non temere l’umano, ma ad amarlo. Sempre. Dostoevskij parla dell’uomo all’uomo, affascina e impaurisce proprio perché raggiunge il mistero insondabile del suo essere una creatura aperta al bene e al male con un’ampiezza che va dal paradiso all’inferno.
Un libro unico nel suo genere per la compresenza di scientificità e implicazione personale con cui l’Autrice sfida apertamente i lettori a non sottrarsi alla responsabilità della vita che «tra mille tormenti» conduce l’uomo al Destino.
Nella seconda parte del volume due dialoghi tra la Compagnia teatrale La Traccia e Tat’jana Kasatkina a proposito dell’avventura di Delitto e castigo e un dialogo sul cristianesimo tra Julián Carrón, Tat’jana Kasatkina, Aleksandr Filonenko.