Il principe felice e altre storie

Versione cartacea

A cura di: Masolino D'Amico (traduttore)
Editore: MONDADORI
Pagine: 170
Genere: Classici
Altri generi: Leggere a scuola, Leggere in vacanza
Fasce di età: 9-10 anni
ISBN: 9788804674009
Tipologia: Libro
Formato: 12,6x19
Collana:
Anno di edizione:
Note: Illustrazioni a colori
Percorsi: Educazione alla bellezza
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A cura di: Masolino D'Amico (traduttore)
Editore: MONDADORI
Pagine: 170
Genere: Classici
Altri generi: Leggere a scuola, Leggere in vacanza
Fasce di età: 9-10 anni
ISBN: 9788804674009
Tipologia: Libro
Formato: 12,6x19
Collana: Oscar Junior Classici
Anno di edizione: 2017
Note: Illustrazioni a colori
Percorsi: Educazione alla bellezza

La statua del Principe Felice domina la città, ne coglie tutte le brutture e la profonda miseria, e racconta la sua storia a una rondine... Anche il topo d'acqua racconta una storia; ma c'è anche quella dell'usignolo innamorato, del razzo vanaglorioso e ancora quella del bambino che con un sorriso scioglie il gelo nel cuore del Gigante Egoista... Questi e altri sono i protagonisti di nove storie di devozione e compassione che con sottile ironia descrivono le contraddizioni dell'epoca.

Illustrazioni di Giovanni Manna

Oscar Fingal O’Flaherty Wills Wilde nacque a Dublino nel 1854. Dopo gli studi classici al Trinity College di Dublino, frequentò l’università di Oxford, dove subì l’influsso delle idee estetiche di Walter Pater e John Ruskin. Spirito eccentrico e dandy di rara eleganza, cominciò a far parlare di sé negli ambienti mondani e fu preso di mira dalla rivista umoristica «Punch», che ne mise in ridicolo vezzi e atteggiamenti. Per il fascino della sua conversazione brillante, ebbe tuttavia anche numerosi stimatori.

Alla pubblicazione del primo volume di poesie nel 1881, seguì un fortunato ciclo di conferenze negli Stati Uniti. Tornato in Inghilterra, Wilde si stabilì a Londra e nel 1884 sposò una facoltosa irlandese, dalla quale ebbe due figli.

Nel 1895, all’apice della carriera, fu al centro di uno dei processi più chiacchierati del secolo, quello che lo vide imputato di sodomia, uno scandalo senza pari nell’Inghilterra vittoriana. Condannato a due anni di lavori forzati, ne uscì finanziariamente rovinato e psicologicamente provato. Trascorse gli ultimi anni della vita a Parigi sotto falso nome (Sebastian Melmoth) e, poco prima della morte, avvenuta per meningite nel 1900, si convertì al cattolicesimo.