Giovanni Senzaterra

Versione cartacea

Editore: LOGOS2
Pagine: 88
Genere: Letture per la scuola secondaria
ISBN: 9788857611556
Tipologia: Libro
Collana:
Anno di edizione:
Tag: Grafic Novel
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Editore: LOGOS2
Pagine: 88
Genere: Letture per la scuola secondaria
ISBN: 9788857611556
Tipologia: Libro
Collana: Fumetti
Anno di edizione: 2021
Tag: Grafic Novel
Come si racconta la storia di un uomo malvagio in modo poetico e mostrando compassione? E, soprattutto, di quale uomo malvagio vale la pena parlare? La storia del nuovo libro di Nicolás Arispe parte da queste due domande e da un film: Robin Hood, il classico Disney del 1973, dove compare per la prima volta un cattivo che oltre alla malvagità mostra anche le sue debolezze, i traumi che hanno segnato la sua vita. In queste pagine ritroviamo quindi il Principe Giovanni, o meglio, Giovanni Senzaterra, con le orecchie a sventola e una corona troppo grande per la sua testa, alle prese con i fantasmi che lo perseguitano, unici veri compagni di una vita trascorsa in totale solitudine, schernito dal padre e all'ombra del fratello, sovrano assente ma osannato da tutti. Abbandonando i toni scanzonati del film d'animazione, Arispe dona voce a questo re mai riconosciuto dalla storia ufficiale che, in punto di morte, ripercorre in prima persona la sua vita, lasciando a margine l'azione per svelare invece il suo lato più umano e fragile, la sua sofferenza, le ragioni che hanno guidato il suo agire, i suoi desideri e rimpianti. Così, in questo flusso di ricordi, lo scontro con il leggendario fuorilegge della foresta di Sherwood, diventa un'occasione per ripensare un'intera esistenza ed esprimere un'ultima volontà... Ancora una volta, Nicolás Arispe crea un libro da leggere in profondità, che si sviluppa in un gioco di rimandi e citazioni da scovare nel testo e nelle caratteristiche illustrazioni in bianco e nero. Grazie a questi riferimenti, la storia viene ricollegata alla contemporaneità, per raccontarci anche un po' di noi e aiutarci a capire che l'animo umano in fondo non è cambiato, e che siamo tutti un po' Giovanni Senzaterra.