Nella ricca coralità di voci tipica della Trilogia della pianura, Kent Haruf rivela pagina dopo pagina i drammi dell'esistenza, riflettendo sul senso della perdita, della redenzione e della ricerca di significato nell'assurda normalità del vivere.
L'America di provincia raccontata da Kent Haruf non è solo uno sfondo narrativo, ma una realtà autentica: vaste pianure, pochi negozi, case con veranda e campi di grano. In questa cornice lo scrittore ambienta la quotidianità, spesso complessa e struggente, degli abitanti di Holt, e cattura l'essenza della vita e il dolore che questa porta con sé. C'è quello di Dad Lewis, proprietario del negozio di ferramenta, a cui resta poco da vivere: felice di avere la sua famiglia vicino, la moglie Mary e la figlia Lorraine, è però straziato dall'assenza del figlio minore, fuggito di casa tempo prima, e dai fantasmi del passato. E poi c'è Alice, nipote orfana della vicina di casa Berta May, che arriva nella cittadina come il problematico Lyle, un reverendo tormentato dai rimorsi e da oscuri segreti.