A cinquantadue anni Claudia Finzi è una donna vivace: cura la famiglia, insegna materie scientifiche con passione, si dedica all’educazione dei giovani adolescenti, coltiva tante amicizie.
A un certo punto «qualcosa non va»: un brutto tumore al cervello. Esami clinici, ricoveri, interventi chirurgici, terapie più o meno efficaci. E un deciso lavoro su di sé. Senza nascondersi nulla, senza cercare scappatoie, Claudia diventa sempre più consapevole che persino quel «qualcosa che non va» è una «strada bella».
È addirittura una strana «preferenza»: «La mia esistenza ha un senso solo perché mi faccio voler bene da Gesù. Ma ti rendi conto?».
«Mentre hai sempre tenuto tu il “pallino” di tutto, c’è qualcun Altro che inizia a tenerlo per te e tu ti scopri stranamente felice. Non manca niente.»
Io sono stata creata, fatta, sono voluta bene esattamente così come sono, con la mia malattia che non domina: ciò che domina è il bene, perché è per quello che sono fatta.
La Divina Provvidenza arriva dove neppure possiamo noi stessi immaginare e viene a riempire i vuoti delle nostre paure e dei nostri dubbi.
Claudia Finzi