Padre, fratello, amico: questo è stato don Marco Barbetta per le tante persone che lo hanno incontrato.
Nato nel 1937 in una famiglia radicata nella fede, si formò frequentando l’oratorio della parrocchia di Santa Maria Annunciata in Chiesa Rossa. Conseguita la maturità scientifica, si iscrisse alla Università Statale di Milano dove si laureò, diventando poi assistente alla cattedra di Chimica generale.
La Missione di Milano, indetta nel 1957 dall’arcivescovo Montini, futuro Paolo VI, fu l’occasione per un impegno a livello diocesano fino a diventare presidente della GIAC dal 1963 al 1967, incarico che lasciò per entrare in seminario.
Ordinato sacerdote nel 1972, risiedette prima nel Collegio arcivescovile Bentivoglio di Tradate, dove già da tre anni insegnava matematica, poi nel settembre 1981 fu destinato alla parrocchia di San Pio X di Milano con l’incarico di attendere all’assistenza religiosa degli studenti universitari di Città Studi. Qui rimase per trent’anni come parroco.
Le testimonianze raccolte in questo libro fanno emergere i tratti di un uomo innamorato di Cristo, che accompagnava con discrezione e fermezza il cammino di ciascuno. Un prete che stava in mezzo ai giovani lasciandosi attrarre «dallo spettacolo della fede vissuta, stupito spettatore di testimonianze imprevedibili e inimmaginabili al di fuori di quanto fa lo Spirito».
«L’essere per gli altri, che richiede l’essere con gli altri,
si realizza pienamente per la presenza di Cristo nella Chiesa,
come luogo della comunione più radicale tra gli uomini;
dedicarsi totalmente a questo mi pare possa trovare realizzazione
nel fare il prete. Eccomi qui!»
Don Marco Barbetta
Prefazione di Massimo Camisasca