Bosco Vecchio è un mito: è la foresta sacra dove affondano le loro radici l'infanzia dello scrittore e quella dell'umanità, dimensione incontaminata che simbolizza la vita come forza gioiosa e gratuita, disinteressata ed eterna. Bosco Vecchio è abitato da un popolo di "geni", custodi degli alberi, titolari della magica possibilità di trasformarsi a piacere in animali o in uomini, nonché di uscire dai loro domestici tronchi per vivere una vita del tutto uguale alla nostra. Un "fantastico", che ci fa credere nell'incredibile perché i suoi segreti, sono un inverosimile che ci aiuta a esaurire il verosimile.
Introduzione di Claudio Toscani