La matematica è un prodotto dell’ingegno umano o una sua scoperta? E se si tratta di invenzione, come può rispecchiare così bene le regole di funzionamento del mondo? Su queste domande gli studiosi riflettono da sempre: da Pitagora a Einstein, fino ai giorni nostri. Più le nostre conoscenze scientifiche si sviluppano e più ci rendiamo conto che formule elaborate dalla ricerca pura, anche molto prima che se ne intravedesse un uso pratico, descrivono con precisione le leggi dell’universo. La matematica sembra addirittura in anticipo sulle altre scienze: onnipresente e onnisciente, come solo una divinità potrebbe essere. Qual è il mistero di tanta “Irragionevole efficacia”? In questo libro, Mario Livio cerca di chiarire alcune caratteristiche essenziali della matematica, e del suo rapporto con la realtà che possiamo osservare, seguendo in un percorso cronologico quei concetti che ci forniscono la chiave per la comprensione del cosmo. E racconta con vivace curiosità le avventure, i pensieri e gli accesi dibattiti delle grandi menti del passato: geni che non a caso furono insieme matematici e mistici, astronomi, fisici, sociologi e alchimisti. Secoli di interrogativi, conclude l’autore, ci hanno regalato almeno una certezza: se Dio esiste, di sicuro è un matematico integralista.