spendi qui la carta docente Carte giovani sfoglia il catalogo Spedizione gratuita in Italia per ordini superiori a 29,90 €

Madre? Specie a rischio

Le donne, il femminile, la Chiesa

Versione cartacea

Editore: SAN PAOLO EDIZIONI
Pagine: 170
Genere: Affettività
Altri generi: Famiglia
ISBN: 9788892210998
Tipologia: Libro
Formato: 13,6x21
Anno di edizione:
Note: Brossurato con alette
Acquistabile con Carte Cultura e Carta del Docente
€ 13,78 € 14,50
-5%

Disponibile

Editore: SAN PAOLO EDIZIONI
Pagine: 170
Genere: Affettività
Altri generi: Famiglia
ISBN: 9788892210998
Tipologia: Libro
Formato: 13,6x21
Anno di edizione: 2017
Note: Brossurato con alette

 Si rischia grosso a dire, magari ad alta voce, che essere madre è un tratto essenziale della donna: noi, donne dei Paesi occidentali (quasi tutte), temiamo di venir rinchiuse di nuovo in quella stanza angusta che fino a poco fa ci impediva di partecipare alla vita fuori casa, di contribuire alla vita politica e economica, di studiare. In quella stanza eravamo sempre all’ombra di un uomo (padre o marito), ritenute spesso capaci della “sola” funzione materna.
Le cose però sono cambiate. Il rischio è ben altro. Maternità è un concetto eroso e costantemente ridefinito. Nel diritto e nella realtà non è più un termine univoco: la madre ormai può essere biologica, genetica o ancora giuridica. Può anche non esserci (perché ci sono due padri) oppure può raddoppiarsi (due madri o la “co-madre”). La maternità è ritenuta surrogabile. Noi donne stiamo cedendo, in cambio di nulla, un tratto essenziale della nostra differenza femminile e il mondo ci spinge in questa direzione. La neutralità dei generi, nel miraggio di un’uguaglianza inesistente, dilaga. Rischiamo il buio. Cosa fare? È il momento di andare oltre e riprendere un bene prezioso che ci appartiene: il femminile e la maternità che ne è tratto essenziale. Un’invito a riscoprire e far fiorire il nostro femminile con tre possibili e preziosi alleati: innanzitutto noi stesse, poi l’uomo e la Chiesa.

Con prefazione di Claudio Risè