A Erica viene diagnosticato un tumore: questo l’inizio del libro e di
una vicenda che sarebbe come tante, se non si manifestasse sostenuta,
quotidianamente, dalla fede. Fede in Dio, innanzitutto, ma anche fiducia
nel proprio nucleo familiare, che si stringe attorno alla mamma e
moglie e che, con lei, esprime in queste pagine un cammino di speranza e
di riflessione.Lungo le pagine che Erica ci consegna, emerge un
desiderio profondo e condiviso di continuare a stare nella vita con un
sorriso, nonostante la fatica e il dolore, nonostante i momenti
difficili. Come in un coro, accanto alla voce dell’autrice di questo
piccolo e profondo “diario spirituale”, ecco dunque manifestarsi tutte
le domande, i dubbi, le angosce e le speranze di lei e dei componenti
della sua famiglia (il marito Davide e i tre figli) che sempre, in
questi casi, sono i primi a dover condividere il dramma della
malattia.La porta gialla – quell’uscio di fronte al quale Erica accoglie
il referto medico – diventa allora l’immagine di una soglia che conduce
a una vita mutata dal dolore; e che diventa occasione non per
disperare, ma per riscoprire una nuova prospettiva personale, familiare,
amicale. E, soprattutto, per meditare in modo consapevole sul senso
profondo del credere in famiglia.Un piccolo dono fatto a ogni lettore.
Prefazione di Costanza Miriano