Il potere e la gloria

Versione cartacea

A cura di: Adriana Bottini (traduzione)
Editore: MONDADORI
Pagine: 288
Genere: Narrativa e poesia
Altri generi: Letteratura inglese, Romanzo
ISBN: 9788804724971
Tipologia: Libro
Collana:
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A cura di: Adriana Bottini (traduzione)
Editore: MONDADORI
Pagine: 288
Genere: Narrativa e poesia
Altri generi: Letteratura inglese, Romanzo
ISBN: 9788804724971
Tipologia: Libro
Collana: Oscar Mondadori. Cult
Anno di edizione: 2020
In un Messico insanguinato dalla rivoluzione, che perseguita, fucila o costringe al matrimonio i ministri di Dio, l'ultimo prete rimasto è braccato in una spietata caccia all'uomo. Su di lui pende una taglia, e un Saint-Just idealista e implacabile segue le sue tracce. Non ha nome, lo chiamano «il prete spugna»: è indegno, debole, impuro. Il peso delle sue colpe è l'unico bagaglio che si porta appresso. Nello spasmodico inseguimento della propria sopravvivenza, vorrebbe allontanarsi per sempre da quell'angolo di mondo dimenticato da Dio e che di Dio sembra volersi dimenticare. Ma una forza più grande della sua debolezza lo costringe a ritornare e ad affrontare il calvario. Ispirato ai due mesi trascorsi in Messico dall'autore, Il potere e la gloria rappresenta il capolavoro di Graham Greene e una delle espressioni più alte del suo personalissimo cattolicesimo. Condannata dal Sant'Uffizio ma difesa da papa Paolo VI, la dolorosa, più che umana parabola del prete peccatore illumina quello che è il motivo più autentico e costante dello scrittore inglese: l'interesse «per il bordo vertiginoso delle cose», l'esiguo crinale tra il bene e il male.
GRAHAM GREENE (Berkhamsted, Inghilterra, 1904 - Vevey, Svizzera, 1991), convertitosi al cattolicesimo intorno al 1926, è tra i narratori inglesi contemporanei più popolari. Giornalista e vicedirettore del «Times», ma anche autore di teatro e sceneggiatore per il cinema, Graham Greene è famoso soprattutto per i suoi romanzi, come Il potere e la gloria (1940), Il terzo uomo (1950), Il nostro agente all'Avana (1958) e Il console onorario (1973).