La millenaria storia dello Stato d’Ungheria è caratterizzata, fin dalla sua fondazione, dall’impostazione cattolica che il suo primo re, Vajk, battezzato successivamente da Sant’Adalberto con il nome Stefano, le ha dato.
L’Ungheria ha influenzato grandemente la storia dell’intera Europa proprio in forza del metodo di governo che re Stefano aveva impostato: apertura ai popoli circostanti, instaurando con essi rapporti pacifici, una disponibilità ad accogliere chiunque passasse per il suo territorio, convinto di poter imparare da chiunque, e una grande moralità derivante dalla fede cattolica. Insomma l’attuale popolo ungherese, benché provato da molte devastazioni (invasioni di Tartari, di Turchi, regimi totalitari, ecc.), ha mantenuto un attaccamento allo stato e alla sua origine, tale da renderlo unico nel suo genere.
A tutt’oggi, infatti l’Ungheria è l’unica nazione in cui la corona di un re cristiano, Santo Stefano, viene custodita in parlamento ed è citata nelle Costituzioni stesse della nazione.
La mostra presenta questa grande figura di re, apostolo e santo, il primo a essere dichiarato tale sia dalla Chiesa Cattolica che da quella Ortodossa.
Catalogo della mostra realizzata e organizzata per la XXXI edizione del Meeting per l’amicizia fra i popoli (Rimini, 22-28 agosto 2010)
A cura di György Domokos, direttore del Dipartimento di Italianistica presso l'Università Cattolica “Pázmány Péter" di Budapest
Sergio Pellegrini, presidente Centro Studium di Gorizia