La pittura lombarda del Seicento è stato uno dei grandi fulcri della ricerca di Marco Bona Castellotti, e la figura del «gran lombardo» in trasferta a Roma, Michelangelo Merisi detto il Caravaggio, ha assunto per lui il ruolo di una vera stella polare. Non si è dunque limitato a studiarlo e ristudiarlo ma ha mantenuto per decenni un'attenzione incessante su ogni novità che fosse emersa sul pittore. E lo ha fatto in modo da essere più coinvolgente possibile, cioè rivolgendosi al grande pubblico della carta stampata. La scelta di articoli qui proposta, tratta dai maggiori quotidiani italiani, definisce un arco cronologico di tutto rispetto, dagli anni ottanta del Novecento sino ad oggi, e rilegge quasi quarant'anni di critica caravaggesca, percorsa sempre con uno sguardo appassionato, carico di struggimento per la vicenda artistica e insieme umana del Merisi. Uno sguardo capace di tessere legami e relazioni non solo tra Caravaggio e i suoi "caravaggeschi", ma anche tra Caravaggio e Pasolini, per esempio.