Huck Finn e Jim non potrebbero essere più diversi. Ma si sa, spesso le differenze nascondono una profonda similitudine e promettono un'amicizia inaspettata. I due scappano insieme alla ricerca della libertà, imbarcandosi su una zattera e lanciandosi sulla corrente del Mississippi. Un viaggio incredibile e sorprendente, che ha fatto la storia della letteratura.
«Ero sicuro di vedere in lontananza, in mezzo agli alberi, il bagliore di un falò. Mi sono avvicinato piano, con molta cautela, fino ad arrivare a vedere un uomo sdraiato per terra. Per poco non mi piglia un colpo. Aveva una coperta intorno alla testa, e la testa gli andava quasi sul fuoco. Allora mi sono appostato dietro a dei cespugli, a un paio di metri da lui, senza staccargli gli occhi di dosso. Ormai si vedeva il grigiore dell'alba. L'uomo ha fatto uno sbadiglio e si è stiracchiato, gettando via la coperta, ed era Jim, quel Jim della signorina Watson! Quant'ero contento di vederlo!, giuro. Salto fuori dai cespugli e gli dico: – Ciao, Jim.»
Introduzione di Paolo Colombo
Ilustrazioni di Alfio Buscaglia